L'escursione responsabile

Senza dubbio l'escursione in montagna è una delle più belle attività e da svolgere, in quanto oltre a fare esercizio fisico, l’occasione di conoscere luoghi stupendi, di rifarsi gli occhi con le meraviglie della natura e di ambienti incontaminati. Tuttavia, anche per i sentieri più brevi o facili è sempre meglio consultare una BUONA cartina AGGIORNATA e portarsi con sé sempre una buona dose di responsabilità, prudenza e un equipaggiamento adeguato.


L'accesso principale

La Malga si trova nel territorio comunale di Laggio di Cadore, a cavallo tra quest’ultimo e la Sella Ciampigotto. 


Il sentiero (CAI 338)di accesso principale è a  quota 1600 c/a, e coincide con la strada silvo-pastorale (chiusa al traffico) che parte al km  della sp 619 che da Laggio di Cadore sale a Sella Ciampigotto.

Superato un ponticello il sentiero si inoltra nel bosco attraversando la valle del Bosconegro tra il monte Cassoi e il monte Verna. Giunti ad una piccola sella proseguiamo in piano in ambiente sempre più aperto. Già da qui è si ha una magnifica visione verso i principali colossi dolomitici. Ma solo giunti nell'ampia conca dove è posta la casera si può ammirare lo spettacolare panorama: Tre Cime di Lavaredo, Cadini di Misurina, Cristallo, Marmarole, Sorapiss, Antelao, Pelmo, Civetta, Moiazza e Cime di San Sebastiano si presentano da destra a sinistra in un ampio anfiteatro.


Dislivello: /

Tempo di percorrenza stimato :1h10m



 La malga non è raggiungibile con mezzi motorizzati.

ALTERNATIVE PIU' IMPEGNATIVE

Sentiero CAI 336 

Partenza da LORENZAGO (tempo stimato 5h 30m, dislivello ///m)

Da Lorenzago (quota 1030 m), dalla località Tambar, si sale al castello di Mirabello e alla radura di Averto per poi arrivare a Pecosta. passando per Ciaurute, Pupènago, e Val di Palù si raggiungono i prati di Stàbie. Qui si prosegue per poi aggirare i versanti meridionali del Col Piòi, su buon sentiero che raggiunge un bivio sulla Costa Bordonà. Si lascia a destra la traccia con segnavia 207 che prosegue per la Casera Lavazeit, e si risale rapidamente la costa medesima, su buona traccia nel bosco di faggio. Raggiunto il Passo del Landro la traccia continua in salita e raggiunge il crinale Sud del Col Rosolo. Procedendo il sentiero, diventato mulattiera, aggira le pendici occidentali del Colle, discende fino alla Casera Doana.

Sentiero CAI 338 

Partenza da LAGGIO (tempo stimato 4h 30m, dislivello 880m)

Da Laggio, seguendo la strada per Casera Razzo (S.P.619), poco dopo il ristorante Chalet al Fogher in località S. Osvaldo (quota 1029 m), si imbocca la partenza. Attraversato il letto del Torrente Piova il sentiero sale alle belle radure di Dumele e Costa. Qui si sale rapidamente, passando per Larine Bassa e Larine Auta. Da qui, divenuta sentiero, prosegue sempre nel fitto del bosco, raggiungendo il Prà de la Monte, un tempo zona di pascolo. Si sale quindi ripidamente sulle pendici della Costa del Mus raggiungendo Cima di Caporosso. Qui, tornata mulattiera che traversa verso SudEst (passando sopra la Casera de le Féde) fino alla Casera Doana, nel solitario anfiteatro racchiuso tra il Monte Verna ed il Col Rosolo.

Alta via dei silenzi

L'itinerario "alta via n. 6", conosciuta anche con il nome di Alta via dei Silenzi, è un'alta via alpina che corre lungo le montagne dolomitiche, attraverso le regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto.

L'itinerario ha inizio dalle sorgenti del fiume Piave, nel comune di Sappada, in provincia di Udine, e termina nel comune di Vittorio Veneto, nella provincia di Treviso

Il percorso è segnalato da triangoli blu al cui interno è riportato il numero 6; in alcuni tratti si trova ancora il vecchio segnavia, identico a quello attuale ma di colore rosso. 

Il Cammino delle Dolomiti

Un itinerario ad anello in 30 tappe che abbraccia l'intera provincia di belluno.

Per muoversi in sicurezza sul Cammino delle Dolomiti e per conoscere le attrattive principali di ogni tappa, è stata realizzata la guida «Il Cammino delle Dolomiti», duecento pagine con numerosissime foto a colori, piantine, grafici altimetrici, notizie storiche e naturalistiche, illustra passo passo il percorso, fornendo consigli pratici per affrontare l’impresa nel migliore dei modi (anche con l’attrezzatura adeguata).